La Villa trova le sue origini a metà del XVI secolo, quando la famiglia veneziana dei Girardi, originaria di Bergamo, investì nella terraferma acquistando ampie proprietà agricole nel territorio caeranese. Nel corso di un secolo, accumularono due terzi dei fondi locali, che successivamente passarono alla famiglia Benzi Zecchini.
I Girardi bonificarono e migliorarono terreni, costruirono case coloniche ancora oggi visibili, e infine edificarono il maestoso palazzo oggi noto come Villa Benzi Zecchini. Nel 1837, con la scomparsa dell’ultima discendente Caterina Casser ved. Benzi Zecchini, la proprietà passò alla Pia Casa di Ricovero di Venezia.
La Villa, originariamente destinata a residenza estiva, è caratterizzata da una struttura centrale affiancata da due torri con alte e strette finestre. Le guglie sormontate da sfere conferiscono slancio verticale all’intera costruzione. L’impianto architettonico richiama la famosa Villa Rezzonico di Bassano del Grappa, ma in una versione più modesta e funzionale.
La struttura include scuderie, cantine, granai, case per i gastaldi e un antico laghetto oggi interrato. Non meno importante è la chiesetta eretta nel 1610 con pregevoli elementi decorativi e un altare che ospitava una pala attribuita alla scuola del Veronese.
Alla morte di Caterina Casser ved. Benzi Zecchini, la Villa e i beni collegati vennero lasciati alla Pia Casa di Ricovero di Venezia, con la condizione che parte dei benefici andassero ai poveri di Caerano. Dopo una lunga disputa legale, nel 1863 fu stabilito un accordo definitivo che assicurava al Comune di Caerano una somma annuale destinata ai bisognosi locali.
Negli anni successivi, la Villa fu utilizzata anche come Collegio per Orfanelli fino al 1980, quando iniziarono le trattative per il passaggio definitivo al Comune di Caerano, conclusosi nel 1982. I lavori di restauro terminati alla fine degli anni ’80 permisero alla Villa di divenire un importante centro culturale.
Nel 1990 il Comune ha istituito la “Fondazione Villa Benzi-Zecchini” con lo scopo di favorire la partecipazione e fruizione pubblica del complesso storico immobiliare. Oggi la Villa comprende un teatro-auditorium intitolato a Giuseppe Maffioli, con capacità di circa 300 spettatori e dotato di un ampio palcoscenico attrezzato.